"40", la birra ignota lanciata via mail!

Apro la mia casella di posta oggi pomeriggio...e trovo una mail molto curiosa.
Leggo, ed un po' di perplessità comincia a salire.

E' inviata dall'ufficio stampa di Salsamentarius, di cui conosco Manila e Giuseppe.
Provo a capire per bene di cosa si tratta e di chi si parla.
E' un comunicato di provocazione di un birrificio che ha azzardato un'iniziativa.
Ma senza identificarsi...
Ecco qui il testo:

COMUNICATO STAMPA
 

Adesso, degustatemi questa 
Nel giovane mondo della birra artigianale sta dilagando la Rater-mania. Un avatar, un nickname, una passione che a volte va oltre i limiti del buonsenso.A creare i polveroni sono sempre quel gruppetto di persone che giocano a chi ce l'ha più grande (il commento), a chi la dice più grossa (la critica) e a chi sputa più lontano (la sentenza), tutto, a volte, per il gusto di fare gli estremisti, prendendosi troppo sul serio e spesso senza una vera motivazione. 
Forse per “simpatia” verso il produttore? Forse per compiacere o divertire i propri amici?
Allora ecco che nasce un piccolo evento pensato per ironizzare su questa "mania" e scherzare con questi “estremisti”. 
Ma quanti sono?Pochi, pochissimi, una decina? Forse venti, esageriamo: 40!
I soliti 40! 
"Cari 40" - dichiarano gli organizzatori dell'iniziativa - "vi abbiamo dedicato una birra, bevetela, rilassatevi e mettete da parte la polemica e l'“integralismo”! 
È questo che chiediamo, è questo che vogliamo.  Commentatela in modo sano, sincero, possibilmente ironico e divertito, senza intellettualismi!"
"Per questo motivo facciamo un giochino: il nome del birraio non ve lo diciamo, e nemmeno di chi si è inventato questa iniziativa.Come, così non vi piace? Ma su! È una provocazione, un gioco ironico per eliminare qualche preconcetto e qualche pesante seriosità, per ricordare a tutti che è la birra al centro della attenzione."
La “40” è una birra prodotta apposta per l’evento, prodotta in soli 400 lt che speriamo possa dissetare non solo i “soliti 40”!Una Bitter di carattere con soli 4% Alc. ,con 40 Ibu di Amaro e una densità iniziale di 40,prodotta seguendo lo stile tradizionale, luppoli “NORMALI”, niente di “MODAIOLO” per compiacere i soliti “40”! 
Prodotta da un birrificio che resterà anonimo, distribuita da un distributore che resterà anonimo, la potete trovare nei migliori pub d’Italia (fa molto spot televisivo, no?), in contemporanea, il 28 Aprile 2011 alle ore 20:00 (elenco dei pub a breve disponibile, lo invieremo in successiva mail). 
"La “40” la birra più contestata del 2011, già lo sappiamo. Ma è questo che vogliamo - concludono gli anonimi ideatori - Ci fate compagnia in questa bevuta?"

E dunque, come una specie di Al Jazeera nel mio piccolo dell'informazione birraia, spargo questo comunicato unendomi alla curiosità riguardo a questi creatori.

C'è da dire che è certamente una provocazione, anche la stessa presenza di una birra fisica sarà da capire in che modo verrà distribuita e spillata nei pub selezionati. 
Non so cosa aspettarmi, probabilmente il tutto scaturisce dall'ennesimo battibecco in tema di birra con relativo guanto di sfida, lanciato probabilmente durante incontri e concorsi nazionali, o semplicemente attraverso il web che ormai è forse il principale luogo di dibattiti, discussioni e polemiche. A volte molto costruttive, altre no.
Una cosa, però, a me piace. Mi piace l'invito a tornare al lato più allegro e conviviale della birra artigianale, ponendo l'attenzione su una birra ricoperta di mistero.
Sicuramente lato che tutti i buoni bevitori approvano e rispettano, ma che non fa mai male ricordare. Spesso capita di esagerare con le critiche o con le lusinghe.


Diciamo che con questo comunicato ho anche avuto modo di pensare, per qualche secondo, a quanto io stesso possa seguire la rater-mania. Ritengo di esserne relativamente fuori: parlo bene di una birra quando mi colpisce e so di poterne parlarne bene in maniera sincera, invece scelgo di non parlarne quando non ho molto di positivo da aggiungere ed esprimere, oppure quando mi accorgo di essere impreparato evitando di dire stupidaggini. Credo sia una forma di rispetto, soprattutto. Ma anche un conferma della consapevolezza di non essere portatore di verità assolute (aka "guru"). Autocritica ed autoironia credo siano fondamentali sempre.


Comunque...vedremo un po' se questo messaggio sarà colto, respinto, accettato o semplicemente sopportato.

Che dire...attendo qualsiasi tipo di delucidazione, commento, notizia più certa da qualsiasi altra fonte!

Cheers!

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