Tribirra giorno2, Bibere ed aggiornamenti sulle spine ospiti

Sì, ho deciso che finchè ce la faccio documenterò Tribirra. Sto partecipando attivamente alla distribuzione di birra artigianale, ed è un fatto che non mi lascia indifferente, anzi, mi nobilita e mi riempie.

Fortunatamente ieri è cominciato il festival anche per Bibere, nuovo birrificio-brewpub di Corato (BA), rimasto a terra la sera precedente per problemi di refrigerazione.
Ieri ho potuto assaggiare - prima che la serata decollasse - le loro produzioni, brassate tra Triggianello ed Andria.
La prima proposta è Rubèa, una IPA 6,5% che fino ad oggi tra tutti i produttori di Puglia mancava. Il birraio Antonio Diaferia afferma il suo amore per l'impatto iniziale di questa birra, di straordinario corpo e carattere caramellato, che termina con un bell'amaro da luppoli americani che si mantiene a lungo senza infastidire. A mio parere può essere piuttosto una APA.
"E' una rossa amata da chi non ama le rosse" continua Antonio. In effetti la gente, stupita ed anche ancora ignara su questo stile, si compiace della sua creazione. Davvero una bella birra, confesso.
L'altra produzione è Incipit 4,8%. Occhio, è una Kölsch. Qui non saprei che dire a riguardo. Sono a conoscenza del fatto che le vere Kölsch sono quelle racchiuse in una piccola area geografica intorno a Colonia, per cui pur avendo assaggiato alcune rivisitazioni italiane, non sono in grado di valutarla in relazione al suo stile.
Ad ogni modo è una bionda alternativa, con coraggio sfoggiata in questo festival. Considero questo un gran bel modo di presentarsi. So solo che, a livello di ricetta, ci sono delle modifiche rispetto al lievito originale usato per questo stile, comunque ad alta fermentazione. Mi riprometto di assaggiarla ancora quando riuscirò a recuperare altre Kölsch per capirne meglio le peculiarità.


Piccoli aggiornamenti, invece, dal quarto stand, cioè quello in cui mi ritrovo a spillare una selezione di artigianali meridionali.
Variazione rispetto alla prima serata è stata l'introduzione della Carminia (Marylin terminata) sempre di Karma.
Anche questa una IPA 4,6%, anche se credo qui siamo quasi in presenza di una versione American IPA per la presenza di luppoli americani ma anche di caramello accentuato, con corpo delicato a fare da sfondo. Difficile, però, suggerirla al pubblico se scappa la parola "amara" riferita al finale.

La mia esperienza personale procede, tra un incontro e l'altro. Salutati Francesco "Fransix" Donato (Beer Emotion, Reggio Calabria) ed altri appassionati conosciuti tra un argomento e l'altro, continuo imparoand giorno per giorno qualcosa in più riguardo ad attacchi per fusti, spurgo pre e post attacco, pressione di servizio, velocità del flusso ecc...

Per ora una serie di nozioni, che spero di arricchire e cucire tra loro per imparare di più.

Cheers!

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