Tribirra giorno4, Birranova gioca in casa

Quarto giorno di Tribirra, per oggi mi soffermo un po' sul birrificio di casa, il cui impianto e pub sono situati a pochissimi metri dalla piazzetta del festival. I visitatori del loro stand sono molto fidelizzati, sono passati ormai 5 anni da quando birrificio e pub sono stati aperti, il consumatore medio direi che si è legato parecchio alle birre di Donato Di Palma.
E quindi Birranova non poteva che essere presente con quasi tutte le sue produzioni. Abboccata, Negramara, Why not, Arsa, Kantiner, Trebbiana e Linfa quelle note ormai a tutti. Con il periodo estivo, poi, c'è anche la produzione in fusti della belgian ale Beva e della Weizen, solitamente destinate in bottiglia. Non sono novità assolute, ma le ricette sono cambiate dagli anni precedenti, e questo vale soprattutto per la Weizen da bere a secchiate in queste calde serate estive, con un finale di frumento corto che forse i più esigenti non prediligeranno, ma che la rende molto beverina ed alla portata di tanti bevitori.
Mi piace moltissimo la Beva, sarà perchè mi sono fatto piacere questo stile dopo averci provato a riprodurlo da homebrewer. Molto fragrante al naso, molto piacevole la boccata. Fresca ci sta benissimo.
Non mi ripeterò per le altre birre, che ho imparato a conoscere nel tempo. 

Oggi poche novità dallo stand della selezione di birrifici meridionali. Taranta e Pizzica (se devo scegliere tra le due, preferisco la prima...) ormai stabili insieme a Gruit rossa e L'oro di Napoli di Maneba. Un altro giorno di festival credo sarà sufficiente a terminare anche questi fusti.

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