Birra in cucina 2.0: il Birramisù fatto con la nostra porter Dencity

Volevo stupire, volevo finalmente far salire di quotazione la birra agli occhi dei miei cari.
Da tempo ci stavo pensando e ne avevo letto in giro. Ora l'occasione e la birra perfetta si sono presentate.

Ho preparato il Birramisù con la nostra porter Dencity, e l'ho proposta in famiglia per il pranzo di Capodanno.



Ho dedicato circa 30 minuti nella preparazione, quindi davvero è facilissimo!
In pratica si può dire che è tutto uguale al procedimento per il tiramisù, ma i savoiardi si bagnano nella birra.
La nostra porter, anche se robust porter, è stata deliziosa per questo esperimento. Con il suo gusto tostato, sensazioni di moka e cacao si candidava splendidamente al ruolo di "vice-caffè".

Gli ingredienti sono stati:


  • 250 gr. di mascarpone
  • 200 gr. di savoiardi
  • 2 uova
  • cacao amaro in polvere
  • 5 cucchiai di zucchero
  • 250 cc di birra stout o porter
Basta unire lo zucchero all'albume e montarlo a neve. I tuorli, invece, vanno agitati con dello zucchero e poi uniti a del mascarpone. Quindi si uniscono i due composti in una terrina unica.
A questo punto i savoiardi vanno inzuppati (ma non troppo) di birra e messi nella pirofila per fare lo strato di base. Si potrà, quindi, aggiungere uno strato di crema, poi del cacao in polvere, poi ancora uno strato di savoiardi e poi ancora crema. Il cacao va messo poco prima di servirlo. E' sufficiente un pomeriggio in frigo, e qualche ora in freezer per compattarsi meglio.

Ho voluto mangiarlo accompagnandolo proprio con una mezza pinta di birra.
Devo dire che il gusto del birramisù era molto buono. Inizialmente sembra un normale tiramisù, ma verso la fine del boccone si sente la nota alcoolica inaspettate ed un gusto più deciso. Di dolci che usano liquori per inumidire l'impasto ce ne sono molti, per cui non dà affatto fastidio, anzi...dopo un po' piace molto.
Accompagnare la birra, in realtà, ci sta. Però credo che il dolciastro del mascarpone faccia percepire il contrasto dall'amaro tostato finale della birra. La nostra, fortunatamente, ha anche un attacco dolce. A questo punto sarei molto curioso di farne una versione con una sweet stout, che si avvicini maggiormente a quella sensazione dolce, per capire se risulta più gradevole.

Riguardo allo stato di maturazione della birra, stavolta riferisco le parole non mie ma del mio amico e socio birrario Ivan:
[...]ad un mese di maturazione della nostra produzione di Robust Porter, mi apro la seconda......ed è proprio "robust robust", direi interessante abbastanza bilanciata, vellutata, schiuma abbastanza compatta e persistente, la bassa attenuazione dei lieviti forse non è stato del tutto un male. Comunque come prima volta in questo stile, secondo me non male[...]
Ed aggiungo che, a mio parere, si lascia bere molto facilmente, la nota di etilico che appariva inizialmente sembra essersi dissuasa, e che il tostato-bruciato del finale credo sia stato smussato dall'impercettibile contributo dei luppoli inglesi. 
Carbonazione medio-bassa, perlage molto fine ma schiuma con bolle di grana media.
Questa foto si commenta da sè!


Sono assolutamente soddisfatto, comunque. La teglia è finita in un solo giorno, ed il dolce è piaciuto anche alla mia nonna...è tutto dire!
Creare una birra e poi preparare un dolce a misura di quella birra è una bella goduria!

Cheers!

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