Piccoli luppoli crescono


La piantagione di luppolo si sviluppa alla grande.
E' veramente affascinante vedere la crescita delle piante, ed immaginarne frutti e resa nei sapori e negli aromi.
Prima di viaggiare con la fantasia, però, bisogna curarlo questo luppoleto.
Una ventina di giorni fa ho dovuto provvedere a mettere su lo scheletro di quella che è la struttura di sostegno per queste 5 piante.
I luppoli, da buone piante rampicanti, raggiungono anche i 6 m di altezza, ma incanalati verso qualsiasi sostegno stabile, si possono anche svilupare in orizzontale. Un po'come accade per la vite, anche se il fusto nel caso del luppolo non è legnoso ma "verde".

Ebbene, seppur con qualche difficoltà sono riuscito a piantare questi pali cavi di ferro zincato in terra. Le difficoltà sono dovute alfatto che, purtroppo, lo strato di terreno della Murgia è sempre sottile, e dopo pochi centimetri si incontrano sempre lastre di roccia calcarea.
Per fortuna mi è capitato solo con uno dei cinque pali, mentre gli altri sono riuscito a piantarli e martellartli fino ad interrarli per circa 35 cm, lasciando scoperti 2,20 m.
Avrei preferito avere un'altezza maggiore, ma sono riuscito a reperire queste lunghezze.
Dopo qualche giorno già le piante hanno cominciato ad inglobare nella loro spirale verticale oraria anche i pali, segno che le piante stanno venendo su forti e che la superficie levigata del ferro non crea affatto problemi.

Le pioggie di questi ultimi giorni le stanno facendo crescere molto molto bene. Allo stesso tempo, però, mi hanno momentaneamente impedito di completare la struttura. Legherò i pali portanti con del ferro filato, che passerà nelle vicinanze dei pali di sostegno e sarà ad essi collegato.
Per recuperare ulteriore lunghezza, dovrei anche permettere di creare tra un palo di sostegno e l'altro più di un tratto di ferro filato, in modo da far svoltare il fusto "ad U" e rimetterlo in corsa nel senso opposto su un altro tratto di filo. Spero non faccia i capricci e che si torca senza spezzarsi.
Unico problema di salute che sto riscontrando è la presenza di diverse foglie mangiucchiate. Sono soprattutto le foglie che si trovano in basso, e da apprendo e mi viene confermato anche da rivenditori di articoli agricoli, si tratta di bruchi che escono di notte dal terreno e rosicchiano.

Ho provato a non usare prodotti chimici, anche se non ci sarebbero problemi al momento perchè la raccolta è lontana e non è affatto certa essenso il primissimo anno di sviluppo per queste piante.
Ho risolto al momento recidendo queste foglie. In questo modo penso di poter dare più slancio alle piantine, concentrando le risorse energetiche sul fusto e sulle parti sane della pianta.
Se le cose non dovessero cambiare ed altre foglie fossero attaccate, allora passerò alle maniere più forti.
Intanto a diverse altezze dai nodi partono sempre nuove ramificazioni e si sviluppano nuove, grandi e verdi foglie.

L'utilizzo di paglia alla base della pianta, poi, vedo si sta dimostrando molto utile perchè nelle ore diurne il sole picchia forte e spacca la terra. Facendo così, invece, anche al termine di giornata in cui si sono toccati anche i 28°C, ho trovato la terra ancora umida ad un paio di centimetri dalla superficie!

Il più veloce a crescere è sempre il tedesco Tettnanger, arrivatomi all'altezza del petto nel giro di due settimane. Ora misura circa 1,80 m...soprendente!
Accanto alla sua pianta ho trovato una spiga di grano, arrivata chissà da dove con i forti venti degli scorsi giorni. E allora capisci che la natura, in un certo senso, riesce a suggerire i migliori modi per impiegare i suoi frutti.

Gli altri sicuramente non tarderanno a salire!


Cheers!

Commenti

  1. La presenza di quella spiga di grano non è affatto casuale.
    In questo modo la dea Cerere benedice il futuro raccolto e vuol farti capire che con questi luppoli realizzerai grandi birre:D

    Michele

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