Toto-birra: cosa stanno preparando Decimopimo e Birranova?

I birrai pugliesi riservano continuamente sorprese. Alle porte di una nuova "stagione fredda" pare stiano arrivando nuove birre.
Dico pare proprio perchè questo post non si baserà su informazioni reali ma solo su mie supposizioni e proiezioni rispetto a quanto sta trapelando in questi giorni. Soprattutto dalla rete e dal classico social network Facebook. 

Partiamo da Birranova, dove per la seconda volta (dopo la fortunata avventura della tWit) le fotocamere si sono soffermate sulle operazioni durante una giornata in birrificio. Dalle foto pubblicate risulta impiegata uva rossa, deraspata ed anche pigiata direttamente nei tini del birrificio.
Che si tratti di vino lo vedo poco probabile, piuttosto mi limiterò a sparare una previsione. Io credo si tratti di una nuova birra che vede l'utilizzo di mosto d'uva durante la bollitura. Sicuramente qualcuno ha ben presente anche la Primatia di Birranova, ma credo stavolta non si tratti di mosto cotto ma di qualcosa che veda più esaltato il profilo aromatico dell'uva e di uno zuccherino mosto d'uva. 
In questo momento probabilmente starò prendendo un granchio clamoroso (?), ma magari questa potrebbe essere la birra che sorprenderà tutti venendo proposta nel mese di novembre in occasione della ricorrenza di San Martino. Due mesi di tempo tra fermentazione e maturazione per una birra credo possano essere un altro buon indizio. Appena tornerò nei pressi di Birranova vedrò di togliermi il dubbio, ammesso e concesso che possa riuscire a strappare informazioni.


Un approccio simile è quello che il birrificio Decimoprimo ed il birraio Michele stanno adottando per lanciare qualche novità. Tra foto di pentole e malti usati, ha attratto la mia attenzione questa dove sono ritratte tre bellissime zucche.
Ho conosciuto Michele e credo di aver colto l'interesse che prova verso lo spirito craft americano, che egli stesso cerca di replicare in birre come la cream ale Karibu, stile che in Italia ha pochi esempi, da quanto mi risulta.
Senza troppi giri di parole io credo in quel di Trinitapoli abbiano brassato una pumpkin ale, e cioè una birra che prevede l'uso di una buona quantità di zucca. Come qualcuno saprà, è uno stile sviluppatosi negli Stati Uniti durante la rinascita birraria degli ultimi decenni, e che sfrutta la presenza nella zucca di molti amidi, così come accade nel malto ed in altri alimenti che danno fermentazioni alcoliche (penso alle patate, al riso ecc...).
Tra l'altro il periodo in cui queste birre vengono brassate è proprio l'inizio dell'autunno, quando questo simpatico ortaggio arriva a maturazione.
Sarà la volta della prima pumpkin ale pugliese? Credo ci siano buone probabilità, anche se non escludo del tutto che la zucca venga usata da Michele in altro modo semplicemente per aromatizzare durante la bollitura piuttosto che per ottenere zuccheri fermentabili durante il mashing. Mi sta venendo il dubbio che questo ingrediente possa essere presente attraverso un suo derivato, tipo scorza o qualcosa che leghi la birra al territorio e alla terra. Avendo personalmente in programma di realizzare una cotta in casa di una birra in questo stile, non nascondo la mia curiosità su questa creazione di Decimoprimo.

Ho giocato un po' a fare lo stregone e confesso di non avere la più minima informazione a riguardo.
Credo lo scopo di queste anticipazioni fotografiche fosse proprio quello di incuriosire, tra l'altro, no?
Staremo a vedere!

Cheers!

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