La mia visita ad Eataly Birreria a Bari con il birraio Achille

Non avevo ancora avuto modo di andarci ed un po' non ne avevo voglia inizialmente.
Ma se c'è un posto con 10 birre craft alla spina ed un sacco di birre in bottiglia a prezzi un po' più bassi del solito con annesso un micro birrificio, diventa difficile resistere e rimandare ulteriormente.

Eataly a Bari è tutto questo. Oddio, per me è solo questo dato che non sono minimamente interessato al contorno di eccellenze alimentari presenti sui due piani, offerti in "salsa Ikea" con "contorno Autogrill" riguardo a panche ed appoggi dove sedersi e mangiare.
Per me è solo Birreria, il luogo dove si concentrano birre alla spina, birrificio e beer shop tutti insieme.
Teoricamente sarebbe un bel vedere questo calderone per uno come me interessato a tutti questi aspetti di questo mondo brassicolo, ma forse meglio distinguerli ed andare con ordine.

Birreria vera e propria è il nome del micro birrificio, di cui ho avuto la fortuna di conoscere il birraio Achille Lombardi Pijola, molto disponibile ad incontrarmi e scambiare due chiacchiere.
L'impianto è di 5hl e dispone di 2 fermentatori da 14 hl nominali, con una produzione di circa 50hl mensili...quindi sarebbero su per giù 600hl annui. Davvero un micro-micro.
Achille si intrattiene con noi per parlarci della sua esperienza, prima come semplice homebrewer, poi del rapporto con Leonardo Di Vincenzo che ha voluto puntare su di lui formandolo nell'impianto di Borgorose per 6 mesi al fine di affidargli il progetto Birreria di Bari, in cui come si sa c'è il contributo anche di Teo Musso e Sam Calagione.
Le birre sono ancora in preparazione ed Achille ci fa già assaggiare il mosto della blanche, una delle due birre in produzione qui e di cui a breve ci sarà la presentazione ufficiale.
Si tratta di una Golden Ale speziata con agrumi ed una Blanche con pepe rosa, roselline, timo e scorza di arance. Entrambe prenderanno dei nomi di personalità femminili legate a Bari ed a curiose situazioni italo-americane. Quest'ultima si dovrebbe chiamare Liz in onore di Liz Taylor che anni addietro girò un film a Bari ("Il giovane Toscanini" di Zeffirelli, 1987), sul nome della golden ale ancora riserbo.

Le chiacchiere sul movimento italiano si fanno interessanti e coinvolgenti ed Achille mi ha dato l'impressione di avere tutte le carte in regola per essere a capo di questo bel progettino.
A fine chiacchierata ne approfittiamo per bere qualcosa dal bancone tra cui una KeTo Reporter di Birra del Borgo, caffettosa ed attraente porter con foglie di tabacco, una Duchessa sempre BdB con farro che ha il suo perchè in termini di rusticità e complessità, ed una Nora di Baladin, a dire il vero poco in forma e con mais fin troppo in evidenza oltre all'intrigante mirra.



Achille ci rimanda alla prossima occasione in cui le sue birre saranno pronte, ed intanto facciamo un giro tra le corsie.
Ciò che mi stupisce più di tutto è l'offerta di birre sugli scaffali. Mi stupisce per assortimento e per i prezzi.
Sui prezzi ero preparato, sapevo ed intuivo fossero più bassi del solito a causa dei maggiori volumi che una realtà come Eataly può permettersi di comprare rispetto ad un più classico beer shop.
L'assortimento, invece, è stato una sorpresa. Se solo qualcuno non mi avesse fermato (purtroppo, o menomale...altrimenti mi ritiravo in mutande) avrei riempito un carrello di birre. Mi ha colpito la presenza di Montegioco, Loverbeer, De Glazen Toren, Pausa Caffè, e tanti altri. Su cui c'è da ringraziare Farinetti & co. per il fatto di averle fatte arrivare a Bari ed in Puglia, per giunta a prezzi che neanche su beer shop online si riescono a trovare.
L'impressione bifronte che dà Eataly è proprio questa: deluderti su qualcosa (vedi l'annosa questione Peroni) ma riscattarsi su qualcos'altro. Per cui il bilancio finale non è di antipatia ma piuttosto di distaccata gratitudine, che si concretizza in un luogo che in un modo o nell'altro può ulteriormente smuovere la scena birraria pugliese. E soprattutto quella di Bari, anni luce indietro al resto d'Italia ma anche rispetto alla provincia pugliese.

Anche le birre artigianali pugliesi sono presenti, a prezzi anche parecchio convenienti sia nel formato 33cl che 75cl.
Si può leggere in diversi modi questo fenomeno. Da una parte i produttori si sono assicurati la vendita di certi volumi che ad Eataly è possibile proporre a prezzi bassi.
D'altra parte sono vendute anche Peroni, Tennet's ed altra robetta.
Devo dire che, però, mi aspettavo fosse ancor più imbarazzante la presenza di questa "eccellenza" (cit.) affianco alle artigianali pugliesi. In realtà non è difficile scansarla o ignorarla, o almeno ai miei occhi brillano di più certi nomi che la bionda dall'etichetta biancorossa amata dai baresi. Quindi, tutto sommato, non mi sento di aggiungere altra benzina sulla questione, anche perchè per ora non ci sono proprio altri pretesti per farlo.

Concludo dicendo che ad essere sincero mi fa piacere l'aver trovato questo bell'assortimento di birre.
Il banco spillatura della Birreria non mi ha convinto più di tanto, con la sola presenza di Teku e pinta americana triplicemente marchiata (ovvio) Dogfish-Baladin-Borgo senza bicchieri intermedi. In più non ho sentito in formissima le birre.
Sulla Birreria vera e propria, invece, nutro speranze nel birraio Achille, che spero sorprenda i baresi appena saranno sfornate le due birre.

Tornerò presto per comprare qualche bella birra e bere quelle prodotte in loco.

Cheers!

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