I soli festival estivi che contano

Comincio con un disclaimer bello grosso perchè con questo post voglio parlare chiaro, molto chiaro, ai più o meno appassionati bevitori pugliesi che si trovano per grazia divina ad avvicinarsi alla birra, erroneamente solo in questi mesi caldi come se ci fosse il fermo bi(rr)ologico da settembre a maggio.
L'estate sta per cominciare e così fioccheranno anche le tante "Feste della birra" all'insegna di boccaloni da mezzo litro riservato a bevitori altrettanto boccaloni da pagare a più di 10 €/litro birre che costano a chi le somministra almeno 5-6 volte in meno. A quel punto e a quel prezzo...beh, meglio birra di qualità piuttosto che birre gasatissime e sciatte nonchè commerciali.
Si cominciano ad avvistare pseudo eventi all'insegna della tipicità locale in cui si vuole inserire la birra, come se fiorisse sugli alberi o fosse un frutto della terra: nessuno dei suoi ingredienti base lo è, nè ancora la sua cultura fa parte dei nostri usi e delle nostre tradizioni.


Ci si affanna tanto a creare un ponte culturale tra la birra ed il cibo, a giustificare l'uno in funzione dell'altro quando invece, se si combinano buona birra e buon cibo, ovunque sia la loro provenienza, il risultato può ed è buono per forza di cose. E la tipicità del territorio, in questo caso quello pugliese, sta semplicemente nel rapporto che abbiamo con queste due sfere, nei tempi con cui li apprezziamo, nei modi con cui li combiniamo.
Tutto ciò per dire che la qualità è quella indispensabile prerogativa che deve essere al primo posto quando si organizza, si propone e si sceglie un festival birrario.
Gli appuntamenti da non perdere, dunque, sono molto ridotti in numero, ma promettono di offrire un numero di birre di tutto rispetto e che può far dimenticare la strada fatta per raggiungere la località prevista o magari l'attesa e la sete.


Da anni e per molti anni il riferimento continua ad essere il festival che prende vita a Triggianello, alla sua ottava edizione: ormai i numeri si fanno sentire.
Dato l'anticipo con cui sto segnalando il Birranova Beer Fest, è chiaro non ci siano ancora sufficienti informazioni circa le birre ed i birrifici presenti alle spine, ma è solo questione di un paio di settimane credo.


Quel che è noto per ora sono solo le date, dal 24 al 27 luglio, ma non tarderanno ad arrivare notizie ed aggiornamenti che inserirò qui stesso e sulle pagine social del blog, come sempre.
Difficilmente non si toccheranno i livelli degli scorsi anni, per cui rimane un appuntamento da non mancare. Per chi non ci fosse mai stato, per chi è salito sul carro della birra artigianale solo da poco e l'ha sempre snobbato...avete ogni anno una nuova occasione, cercate di sfruttarla e redimervi! ;)

La piacevolissima sorpresa di quest'anno è anche un altro evento, che si svolgerà in questo mese di giugno in quella terra salentina che d'estate diventa ancora più scoppiettante e frizzante.
Dal 26 al 28 giugno si svolgerà la tre-giorni del festival Fermento, presso San Foca ed organizzato dal pub locale Birreghe e dall'Orient Express di Lecce. La potenza di fuoco di due delle più attive birrerie dell'intera regione sarà capace di spillare da ben 50 spine birre provenienti non solo dal suolo nazionale. Con questi numeri (vi saranno anche circa 200 birre in bottiglia a quanto pare), per il momento, si impone come il festival birrario meridionale con il maggior numero di birre disponibili, e già questo sarebbe notevole.


Il programma prevede anche la presenza di birrai salentini a capo dei progetti B94, Malatesta, Birra Salento e Finibus Terrae.
Ma ciò che mi preme sottolineare è l'assortimento, con presenti birre dei seguenti birrifici:
Birrificio Pontino, Brewdog, De Proefbrouwerij, Birrificio del Ducato, Malatesta, Finibus Terrae, Lost Coast Brewery & Cafe, Dubuisson, Buxton, Lervig Aktiebryggeri, Brauerei Rittmayer Hallerndorf, Lervig Aktiebryggeri, Mahrs Brau, Rurale, Birrificio Italiano, Brewfist, De Ranke, Terrona, B94, Birra Salento, Birra del Borgo, Birranova, Rittmayer ed atri in via di definizione.
Proverò ad esserci anche se si svolge in giorni in cui scendo da un aereo e salgo su un altro, ma sicuramente ne varrebbe la pena.

A mio parere già per l'impegno e l'unione delle forze, questa iniziativa merita un elogio ed un supporto: sono sicuro che il pubblico salentino, ormai ben avviato alla conoscenza della birra di qualità, si presenterà numeroso a San Foca tra un paio di settimane.
All'orizzonte non vi sono altri festival importanti in programma, che io sappia.
Probabilmente qualcosa uscirà e se varrà la pena sicuramente segnalerò.

Ad ogni modo, si fanno progressi e qualcosa cresce sempre più.
La speranza è quella di lasciarsi alle spalle festival birrari e corrispondenti organizzazioni ed interviste come quelli proposti un questo video, dal linguaggio e dagli intenti tutt'altro che protesi alla crescita del movimento.


Le premesse per una stagione godereccia ci sono tutte!
Cheers!

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