South Gate, luppoli e nuvole ai piedi dello Yosemite

Lo Yosemite National Park è una vera meraviglia.
La natura esplode, manifestandosi tra sontuose pareti di roccia, cascate concatenate e punti panoramici mozzafiato.
Una fantastica giornata passata tra i sentieri di questo enorme parco regalano una pace a tratti impensabile.


Beccare, poi, a fine escursione un brewpub con IPA di eccellente livello diventa una saporitissima ciliegina sulla torta che porti a casa come una reperto mnemonico da custodire, magari anche raccontandolo.
La fermata per il pasto prevista nel nostro tour di gruppo era stata definita a Oakhurst. La guida ci annuncia la presenza di un ristorante messicano, di una pizzeria italiana e di un supermercato all'interno di una delle classiche zone commerciali americane, costituite da un parcheggio all'interno di una cornice quadrata di negozi e locali.
Non dandomi per vinto, provo a cercare se in questa sperduta Oakhurst può spuntare qualcosa di lontanamente simile ad una birreria, o se magari uno di questi market ha anche una selezione di birre craft sugli scaffali (cosa che ho già visto in altri centri commerciali, luoghi preferiti da questi tour, spesso perchè letteralmente gli unici ristori in vaste aree desolate).
Il caso vuole che io riesca a trovare addirittura un brewpub. Bene, ed ancor meglio quando vedo che risulta avere una buonissima reputazione anche sul web.


Man mano che il bus si avvicina spero con tutto me stesso di trovare questo centro commerciale il più vicino possibile al brewpub South Gate Brewing Company, e più va più la speranza si concretizza, diventando realtà.
La ciurma di israeliani compagni di viaggio si dirige dal messicano consigliato, mentre noi due troviamo a circa 300 m questo mezzo capannone adibito a birrificio e birreria con ristorante.
In 1 ora di tempo questo luogo mi conquista. Il locale è molto spartano ma ben abbellito da legno di abete rosso, lo stesso che si ritrova in tutto il parco.
Semplice la disposizione, con un lungo bancone che alle spine ha anche qualche birra ospite.
Tra le birre in gamma, che risultano anche premiate in concorsi americani, decido comunque di bere IPA.


La prima è la Glacier Point Pale Ale ed è ovviamente una APA. È caratterizzata da un profilo abbastanza citrico con qualche piccolo tocco maltato. Le IBU dichiarate sono 40 e si parla di luppoli neozelandesi e pacifici.
Colpisce moltissimo il suo equilibrio, con quella parte maltata appena distinguibile e poi soprattutto un grande carattere luppolato, di intensità non elevata ma decisamente distinguibile. Di sfondo c'è una bella secchezza ed è la cosa più bella, insieme ad una gasatura medio-bassa.


Ma la perla vera arriva subito dopo, quando bevo la South Gate IPA. È una West Coast IPA di 7,4%alc. con un profilo aromatico che pesca dal pinoso al citrico, non tralasciando una piccola nota croccante maltata. Ancora grande importanza assume la secchezza: questa birra si beve a grandi boccate, l'amaro di 65 IBU non sembra affatto spigoloso nè infastidire. I luppoli utilizzati sono Simcoe, Cascade e Pacifica.
Ad ogni sorso si gode. Favolosa. Fino a quel momento, la migliore West Coast IPA bevuta.


Il birrificio mi sembra essere davvero di alto livello.
E la birra davvero fatta magistralmente, fresca e tra l'altro servita e spillata benissimo.
Questa capatina, durata meno di quanto avrei voluto, accompagnata da un hamburger all'altezza delle birre bevute, è stata una fortuna.
Dal modo in cui l'occasione è nata fino alla fortuna di aver beccato una delle loro migliori birre.


Bevuta la South Gate IPA, mi si è aperta un'altra finestrella sul mondo delle interpretazioni californiane dello stile, che non ho mai rincorso con tutta la mia forza nonostante la grande piacevolezza che regala. Esempi di questo calibro, però, diventano cruciali nel capire che c'è dell'eccellenza anche in questo campo luppolato e che forse non è sempre facilissimo produrre.

Cheers!

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